domenica 26 marzo 2017

Dal racconto al teatro: la Ragazza del Sabato Sera - Erika Checchin


La Ragazza del Sabato Sera – Erika Checchin





PERSONAGGI:

Anna, protagonista,una giovane ragazza ventenne che si occupa di fare da babysitter alla coppia il sabato sera.

Uomo, uomo sulla quarantina, gentile e sorridente.

Donna, donna sulla quarantina, con fare distratto e un po' assente.

Amica di Anna, si sentirà solo la sua voce, è una voce di ragazza giovane.



Scena I:



La scena inizia in un salotto,la coppia si trova sottobraccio sull'uscio della porta mentre Anna si trova difronte a loro spostata più verso il centro della stanza.



Donna (rivolgendosi ad Anna): “Allora ci vediamo dopo,come sempre.”

Uomo(sorridendo e rivolgendosi ad Anna): “Si certo, questa sera usciamo a prendere un aperitivo con degli amici qui vicino. siamo ad una ventina di minuti da qua quindi non  si preoccupi,non torniamo tardi.”

Anna: “Si certo,certo, non si preoccupi, vi aspetto senza problemi.”

Uomo(rivolgendosi ad Anna e sempre sorridendo): “La pupa dorme,non si preoccupi signorina Anna, guardi la televisione,si metta su un disco, legga un libro o una rivista, sa dove trovare tutto,no?”

Anna(con fare nervoso e agitato): “Ma certo.Grazie. Buona Serata . A più tardi.

Uomo (uscendo dalla casa accompagnato dalla moglie): E davvero,stia tranquilla,la bambina dorme come un sasso,come sempre.”



Scambio di sguardi tra Anna e l'uomo, lui sorride. La porta si chiude davanti ad Anna e si sentono le risate della coppia al di fuori della porta. La scena è accompagnata da una musica di extra diegetica serena.



Scena II:



Anna cammina per il salotto, ci sono librerie da un lato e scaffali con oggetti vari e CDs dall'altro,due poltrone ,un tavolo con sopra delle bottiglie e alcuni bicchieri, una televisione.

Si avvicina alla finestra e riceve una chiamata. La scena è accompagnata da una musica diegetica provienente da un registratore.



Voce dell'amica di Anna: “Ciao Anna!”

Anna: “Ciao, come sta andando la serata?”

Amica: “Tutto bene, ci stiamo divertendo. Tu?”

Anna: “Come sempre, sarà un altro sabato sera identico ai 10 appena passati. Loro sono fuori a divertirsi e io sono qui a fare nulla perchè la bambina è come se non ci fosse, non piange mai, non si sente mai.”

Amica: “Ma Anna, io ancora non capisco chi te lo faccia fare di passare tutti i sabati così.”

Anna: “Mi servono soldi, in qualche modo devo cavarmela in questo mondo, lo sai.”

Amica: “Lo so, lo so, e lui? Come si è comporato stasera? Ci sono novità?”

Anna: “Solita storia, mi guarda, mi sorride e io mi sciolgo. Per me una sua parola, un suo gesto, un suo saluto significano mille cose.”

Amica : “Sai come la penso, per me rimane un quarantenne che si diverte a mettere un brivido in una ragazza troppo giovane per lui.”

Anna: “Ma lo so,non succederà mai nulla, non preoccuparti.”

Amica: “Va bene dai, fammi sapere poi come va.”

Anna: “Certo, ma sarà come al solito, loro rientreranno stirati,stanchi, di malavoglia l'uno contro l'altro, senza raccontarmi nulla della serata e allora io dopo che mi avranno pagata, scapperò giù dalle scale balbettando qualche saluto.”

Amica: “Hanno qualcosa di strano quei due,chissà cosa li riduce ad essere così ogni volta che rientrano a casa”.

Anna(ridendo): “Ah boh, di certo non litigano per me, ci sentiamo dopo, buon proseguimento.”

Amica: “A dopo”.





Scena III:



Anna si allontana dalla finestra e si siede su una delle due poltrone. Inizia a guardarsi attorno con fare annoiato e pensieroso.

Prende un libro dal tavolo e inizia a sfogliarlo finchè vi trova una fotografia dell'uomo da bambino, la guarda sorridendo per poi rimetterla nel libro e riappogiarlo sul tavolo.

Anna guarda l'orologio e poi il telefono, prende il telefono dal tavolo e lo avvicina a lei.

Il telefono inizia a squillare subito dopo. La scena è accompagnata da una musica extra diegetica di tipo nostalgico.



Voce di lui(con fare divertito): “Salve Anna,come sta andando la serata?”

Anna: “Bene.Grazie.”

Lui: “Ma non sento niente, metta su un disco,si diverta, la pupa non si sveglia! Noi arriviamo tra una mezzora.”

Anna: “Sì,certo, grazie”.

Lui: “A tra poco.”

Anna: “A tra poco.”



Anna riattacca il telefono e sbuffando si mette una mano sulla fronte.





Scena IV:



Anna cammina nervosa per la stanza, finchè sente un rumore proveniente dalla stanza accanto. Bloccandosi nel mezzo della stanza, tende l'orecchio.

Si sposta verso il corridoio e giunge difronte ad una porta.

Anna apre la porta. La stanza è disordinata, ci sono libri per terra, giornali, un armadio aperto e numerosi medicinali su un tavolo. Richiude la porta e apre quella successiva.

Anna entra nella stanza della bambina, ci sono giochi e scatole.

Il letto della bambina è in un angolo.Anna si avvicina al letto per guardare la bambina.

Tocca il cuscino e scopre la testa di una bambola che si gira di colpo.

Anna si ritrae e scappa dalla stanza.



Anna (pensando a voce alta e ripetendo la stessa frase più volte) : Io me ne vado, queste cose non sono possibili, sono due pazzi.



Anna prende il cappotto dal salotto e scende, scappando, dalle scale del palazzo.

L'intera scena è accompagnata da una musica extradiegetica che porta lo spettatore a provare ansia, partirà dunque lenta per arrivare più veloce nel momento in cui Anna scopre la bambola e in cui scappa dall'appartamento.


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